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2 novembre | 12:00 - 13:00

Giovani transgender a scuola con la carriera alias .

Giovani transgender a scuola con la carriera alias Per le giovani persone transgender che in età scolare presentano varianza di genere non esiste una legislazione appropriata che tuteli la loro identità e la loro privacy, e garantisca un ambiente sereno. Il protocollo per la CARRIERA ALIAS è adottato ad oggi in Italia da oltre 275 istituti scolastici (il 3,3 % del totale) e permette a studenti transgender la transizione sociale evitando una sovraesposizione non desiderata, prima che arrivi la sentenza di rettifica dei dati anagrafici da parte del tribunale. In pratica tutti i documenti interni alla scuola, tra cui il Registro Elettronico, dal quale l'insegnante fa l'appello, gli elenchi esposti e gli atti informali, contengono il nome di elezione al posto di quello anagrafico (che resta in tutti i documenti e i certificati ufficiali). In pratica chi fruisce della carriera alias ha il riconoscimento del genere percepito attraverso il nome di elezione, i pronomi e gli aggettivi opportunamente declinati, utilizzati nel contesto scolastico da tutte le persone con cui si relaziona (studenti, insegnanti, personale ATA), e può utilizzare alcuni spazi, solitamente genderizzati quali bagni o spogliatoi, con possibilità di scelta. Questo “accordo di riservatezza”, richiesto dalla famiglia in caso di persona minorenne, promuove benessere per le persone transgender e non danneggia le altre. E' la stessa prassi valida per studenti in pre-adozione. Alcune amministrazioni pubbliche lo hanno adottato per utenti di alcuni servizi (biblioteche, palestre, piscine, trasporto urbano, ecc.), è previsto nell'ultimo contratto nazionale per il personale comparto funzioni locali e per il personale comparto istruzione e ricerca, è utilizzato da alcune aziende per dipendenti che ne fanno richiesta.

Organizzato Da

Agedo nazionale
Linguaitaliano
LISNo
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Giovani transgender a scuola con la carriera alias Per le giovani persone transgender che in età scolare presentano varianza di genere non esiste una legislazione appropriata che tuteli la loro identità e la loro privacy, e garantisca un ambiente sereno. Il protocollo per la CARRIERA ALIAS è adottato ad oggi in Italia da oltre 275 istituti scolastici (il 3,3 % del totale) e permette a studenti transgender la transizione sociale evitando una sovraesposizione non desiderata, prima che arrivi la sentenza di rettifica dei dati anagrafici da parte del tribunale. In pratica tutti i documenti interni alla scuola, tra cui il Registro Elettronico, dal quale l'insegnante fa l'appello, gli elenchi esposti e gli atti informali, contengono il nome di elezione al posto di quello anagrafico (che resta in tutti i documenti e i certificati ufficiali). In pratica chi fruisce della carriera alias ha il riconoscimento del genere percepito attraverso il nome di elezione, i pronomi e gli aggettivi opportunamente declinati, utilizzati nel contesto scolastico da tutte le persone con cui si relaziona (studenti, insegnanti, personale ATA), e può utilizzare alcuni spazi, solitamente genderizzati quali bagni o spogliatoi, con possibilità di scelta. Questo “accordo di riservatezza”, richiesto dalla famiglia in caso di persona minorenne, promuove benessere per le persone transgender e non danneggia le altre. E' la stessa prassi valida per studenti in pre-adozione. Alcune amministrazioni pubbliche lo hanno adottato per utenti di alcuni servizi (biblioteche, palestre, piscine, trasporto urbano, ecc.), è previsto nell'ultimo contratto nazionale per il personale comparto funzioni locali e per il personale comparto istruzione e ricerca, è utilizzato da alcune aziende per dipendenti che ne fanno richiesta.

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