Il rapporto che ogni persona ha con il proprio corpo viene influenzato da condizionamenti sociali ed estetici che variano nel corso dei decenni. Ma le persone omosessuali subiscono una doppia pressione: oltre al canone di bellezza relativo al loro genere, c’è anche quello collegato all’orientamento sessuale a suggestionarle. Infatti, per avere un riconoscimento come parte dalla comunità LGBTQIA+ e aver successo in campo sentimentale e sessuale, spesso tale canone imporrebbe agli uomini gay di essere muscolosi e aitanti, mentre alle donne lesbiche di abbandonare tratti e vestiario considerati tipicamente femminili, per adottarne altri più androgini. Dalle persone trans, invece, ci si aspetta che tentino di aderire il meglio possibile agli stereotipi estetici del genere di elezione. Igor Šuran, direttore esecutivo di Parks - Liberi e Uguali, accoglierà le testimonianze di chi questo specifico pregiudizio di bellezza lo ha vissuto sulla propria pelle.