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31 ottobre | 19:00 - 19:50
La paura non ha voce: Tu, si! La difesa personale come strumento di prevenzione per l'esclusione.
L’intervento si concentrerà sull’importanza di non sentirsi indifesi, sulla necessità di sviluppare delle tecniche per proteggersi, provare sicurezza in sé stessi e quindi interagire più serenamente con gli altri.
Molto spesso, il sentirsi deboli ed insicuri influisce sul modo di comportarsi ed interagire. In certi casi, questa paura porta all’isolamento e non c’è niente di meno inclusivo della solitudine.
La mente si può allenare tanto quanto il corpo e noi proponiamo una chiave valida per avvicinare le persone alla difesa personale, non come atto di violenza ma come strumento di prevenzione, tutela e integrazione.
Raccoglieremo le storie di persone vere, che frequentano attivamente la nostra palestra, la quale come spesso ci piace ribadire, non è solo un luogo dove venire ad allenarsi ma è una comunità di persone diverse che condividono qualcosa.
La paura non ha voce: Tu, si!
Questa frase significa proprio imparare a condividere, ad alleggerire questo peso che non siamo obbligati a portare da soli. Tantissime volte si è vittime inconsapevoli di violenza, proviamo l’emozione negativa che questa suscita ma non sappiamo darle un nome e così tendiamo a spingerla in un angolo buio della mente, per soffocarla. Tuttavia, la sensazione resta lì, paziente, aspettando un altro momento di debolezze per riemergere più forte.
Di nuovo paura, di nuovo solitudine, di nuovo, si cade in uno stato di emarginazione sociale.
Spezzare il cerchio si può, si può combattere per il posto che ci spetta, insieme si può urlare di non avere più paura.
Organizzato Da
Linguaitaliano
LISSi
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La paura non ha voce: Tu, si! La difesa personale come strumento di prevenzione per l'esclusione.
L’intervento si concentrerà sull’importanza di non sentirsi indifesi, sulla necessità di sviluppare delle tecniche per proteggersi, provare sicurezza in sé stessi e quindi interagire più serenamente con gli altri.
Molto spesso, il sentirsi deboli ed insicuri influisce sul modo di comportarsi ed interagire. In certi casi, questa paura porta all’isolamento e non c’è niente di meno inclusivo della solitudine.
La mente si può allenare tanto quanto il corpo e noi proponiamo una chiave valida per avvicinare le persone alla difesa personale, non come atto di violenza ma come strumento di prevenzione, tutela e integrazione.
Raccoglieremo le storie di persone vere, che frequentano attivamente la nostra palestra, la quale come spesso ci piace ribadire, non è solo un luogo dove venire ad allenarsi ma è una comunità di persone diverse che condividono qualcosa.
La paura non ha voce: Tu, si!
Questa frase significa proprio imparare a condividere, ad alleggerire questo peso che non siamo obbligati a portare da soli. Tantissime volte si è vittime inconsapevoli di violenza, proviamo l’emozione negativa che questa suscita ma non sappiamo darle un nome e così tendiamo a spingerla in un angolo buio della mente, per soffocarla. Tuttavia, la sensazione resta lì, paziente, aspettando un altro momento di debolezze per riemergere più forte.
Di nuovo paura, di nuovo solitudine, di nuovo, si cade in uno stato di emarginazione sociale.
Spezzare il cerchio si può, si può combattere per il posto che ci spetta, insieme si può urlare di non avere più paura.
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