L’ultimo rapporto annuale dell’Istat riporta come i nuclei composti da single siano ormai arrivati a superare le famiglie con figli, e da qui al 2040 si stima che rappresenteranno il 40% della popolazione. Nonostante questo, nessuno si chiede perché non si tematizzi l’evidente difficoltà che, in un mondo pensato per coppie, i single si trovano ad affrontare dal punto di vista economico, sociale e culturale. Se parliamo di lavoro, non diventa difficile iniziare a discutere di vera e propria discriminazione (“singlism”): i carichi di lavoro sono maggiori, così come le aspettative di disponibilità per straordinari e trasferte, flessibilità su ferie, permessi e così via. L’incontro approfondirà tutti quei territori in cui essere single si traduce in una diminuzione delle tutele e in un aumento delle responsabilità. Sono previsti interventi di esperti in psicologia, HR, economia e linguistica che porteranno la loro prospettiva su un mondo pensato a misura di due.