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31 ottobre | 7:45 - 7:55
Le interviste FormidAbili del 31/10/2023
Leroy Merlin Italia e (RI)GENERIAMO con i ragazzi della “FormidAbili Social TV”, la prima social TV italiana interamente condotta da ragazzi con la sindrome di Asperger, presentano le interviste FormidAbili. I “conduttori” si confronteranno sui temi dell'inclusione e delle diversità ma soprattutto sul diritto alla partecipazione e all'unicità con 20 personaggi che, attraverso la loro storia e lavoro quotidiano hanno concretizzato questo impegno. Non supereroi ma semplicemente formidabili!
Lidia Borzì è presidente dell’Associazione cristiana Acli di Roma. A livello sociale ha ricoperto diversi incarichi occupandosi di politiche, progettazioni e conciliazione tra famiglia e lavoro.
Costruire una società equa senza lasciare indietro nessuno è uno degli obiettivi principali che Lidia Borzì ha perseguito negli anni con la sua attività. Non tutti hanno le stesse opportunità in partenza, ovviamente, dunque bisogna far sì che le opportunità siano invece il più possibile eguali per tutti, senza “fare parti uguali fra diseguali”, come diceva don Milani. Purtroppo sono tanti i giovani e gli stranieri che si ritrovano a svolgere lavori precari, per un motivo o per l’altro. Molte persone così si sentono o sono percepite come "diverse" anche solo perché non possono avere abiti, un tetto, cibo a sufficienza. Occorre trovare modi e strumenti per costruire una comunità accogliente, in grado di dare a tutti uguali opportunità, un lavoro dignitoso che permetta di guadagnarsi da vivere. Anche perché ciò costituisce un pilastro della nostra Costituzione, l’unica al mondo a porre il lavoro a fondamento dello Stato.
Lidia Borzì è presidente dell’Associazione cristiana Acli di Roma. A livello sociale ha ricoperto diversi incarichi occupandosi di politiche, progettazioni e conciliazione tra famiglia e lavoro.
Costruire una società equa senza lasciare indietro nessuno è uno degli obiettivi principali che Lidia Borzì ha perseguito negli anni con la sua attività. Non tutti hanno le stesse opportunità in partenza, ovviamente, dunque bisogna far sì che le opportunità siano invece il più possibile eguali per tutti, senza “fare parti uguali fra diseguali”, come diceva don Milani. Purtroppo sono tanti i giovani e gli stranieri che si ritrovano a svolgere lavori precari, per un motivo o per l’altro. Molte persone così si sentono o sono percepite come "diverse" anche solo perché non possono avere abiti, un tetto, cibo a sufficienza. Occorre trovare modi e strumenti per costruire una comunità accogliente, in grado di dare a tutti uguali opportunità, un lavoro dignitoso che permetta di guadagnarsi da vivere. Anche perché ciò costituisce un pilastro della nostra Costituzione, l’unica al mondo a porre il lavoro a fondamento dello Stato.
Organizzato Da
Linguaitaliano
LISNo
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Lidia Borzì è presidente dell’Associazione cristiana Acli di Roma. A livello sociale ha ricoperto diversi incarichi occupandosi di politiche, progettazioni e conciliazione tra famiglia e lavoro.
Costruire una società equa senza lasciare indietro nessuno è uno degli obiettivi principali che Lidia Borzì ha perseguito negli anni con la sua attività. Non tutti hanno le stesse opportunità in partenza, ovviamente, dunque bisogna far sì che le opportunità siano invece il più possibile eguali per tutti, senza “fare parti uguali fra diseguali”, come diceva don Milani. Purtroppo sono tanti i giovani e gli stranieri che si ritrovano a svolgere lavori precari, per un motivo o per l’altro. Molte persone così si sentono o sono percepite come "diverse" anche solo perché non possono avere abiti, un tetto, cibo a sufficienza. Occorre trovare modi e strumenti per costruire una comunità accogliente, in grado di dare a tutti uguali opportunità, un lavoro dignitoso che permetta di guadagnarsi da vivere. Anche perché ciò costituisce un pilastro della nostra Costituzione, l’unica al mondo a porre il lavoro a fondamento dello Stato.
Lidia Borzì è presidente dell’Associazione cristiana Acli di Roma. A livello sociale ha ricoperto diversi incarichi occupandosi di politiche, progettazioni e conciliazione tra famiglia e lavoro.
Costruire una società equa senza lasciare indietro nessuno è uno degli obiettivi principali che Lidia Borzì ha perseguito negli anni con la sua attività. Non tutti hanno le stesse opportunità in partenza, ovviamente, dunque bisogna far sì che le opportunità siano invece il più possibile eguali per tutti, senza “fare parti uguali fra diseguali”, come diceva don Milani. Purtroppo sono tanti i giovani e gli stranieri che si ritrovano a svolgere lavori precari, per un motivo o per l’altro. Molte persone così si sentono o sono percepite come "diverse" anche solo perché non possono avere abiti, un tetto, cibo a sufficienza. Occorre trovare modi e strumenti per costruire una comunità accogliente, in grado di dare a tutti uguali opportunità, un lavoro dignitoso che permetta di guadagnarsi da vivere. Anche perché ciò costituisce un pilastro della nostra Costituzione, l’unica al mondo a porre il lavoro a fondamento dello Stato.
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