La rete si è rilevata particolarmente funzionale come luogo dove si costruiscono e si sviluppano gruppi sociali omogenei per idee valori ed interessi.

Un fenomeno che si traduce in touchpoint particolarmente ambiti dalle aziende che vogliono raggiungere cluster di consumatori di loro particolare interesse - le cosiddette tribes - in modo economico ed efficace.Internet offre, a chi si occupa di marketing, ghiotte opportunità per aprire canali di comunicazione stabili con la propria client base. Luoghi di incontro virtuali, destinati a consolidarsi nel tempo, che offrrono preziose opportunità per costruire una dialettica interattiva tra chi propone prodotti e servizi ed i loro potenziali destinatari.

Ma, nel contempo, la rete è anche un luogo dove le idee e le opinioni delle persone subiscono un rapido processo di stabilizzazione ed estremizzazione, per la innata tendenza degli esseri umani a frequentare - in rete - solo gruppi con opinioni omogenee, in linea con le proprie personali posizioni su qualsiasi argomento.

Una tendenza particolarmente preoccupante, soprattutto per chi è interessato a costruire una società inclusiva, dove la diversità venga percepita come una ricchezza e non come una minaccia. 

Ne discutiamo con Daniela Faggiana, Responsabile E-Commerce TIM Retail – Antonella Vicini, giornalista e saggista, e Walter Quattrociocchi, Professore di Informatica dell’università “La Sapienza” –  coautori di “Polarizzazioni – informazioni, opinioni ed altri demoni dell’Infosfera” – edito da Franco Angeli (2023).

Estremizzatore: Marco Carusi – Managing Partner P&B – Strategie di Sviluppo del Capitale Umano.