Insegnare è una sfida, sviluppare una didattica inclusiva per gruppi di persone con percorsi e vissuti che tendono ad emarginare lo è ancora di più. Quali sono gli elementi che concorrono al buon esito di un percorso formativo rivolto a persone che si trovano in situazioni di vulnerabilità? Insegnare la lingua italiana ai migranti che arrivano nel nostro paese e ai discendenti degli italiani emigrati all’estero, accompagnare i lavoratori al termine del periodo di cassa integrazione nella riconversione professionale e supportare chi esce da un’esperienza di tossicodipendenza significa sperimentare modelli didattici inclusivi dinamici da adattare e personalizzare di volta in volta mettendo le persone al centro. Ne parlano Pina Foti, glottologa e fondatrice di scuole di lingue, Rosa Musto dirigente del MIM, Francesca Vitelli esperta di formazione professionale e presidente dell’associazione EnterprisinGirls e Fabiana Romano responsabile formazione finanziata di Form Retail.